Tra l'autunno del '43 e la primavera del '45 un'avventura lunga soltanto venti mesi cambia per sempre il destino del nostro Paese: l'armistizio, le bande armate, la crisi del Regime e l'insurrezione finale.
Salò è senza dubbio una città storica e un centro turistico vitale del Garda. Per tutti però è la capitale della Repubblica Sociale Italiana. Un errore in realtà, visto che Mussolini qui non ci venne quasi mai, avendo sede altrove, a Villa Fetrinelli presso Gargnano.
Il Museo di Salò apre le proprie porte fino al 7 gennaio ad una mostra dedicata all'ultimo fascismo, resuscitato a Salò dopo l'8 settembre del '43. Sotto i riflettori sono perciò finiti in primis i progetti e i comportamenti assunti dagli epigoni del fascismo. Le ripercurssioni sulla vita degli italiani furono drammatiche: le sofferenze, le violenze, i lutti patiti in quei diciotto mesi di passione.
Attraverso un ricco materiale archivistico e documentario, il Museo riesce a far rivivere sulla pelle del visitatore uno dei momenti più drammatici che hanno segnato il Novecento italiano.