Visitare Bassano del Grappa

Un luogo cruciale per milizie e commercio

Bassano del Grappa

Situata nella Valle del Brenta, sulla destra del Massiccio del Grappa, la cui cima è appena visibile dalla cittadina, Bassano ebbe da sempre una posizione particolarmente importante sia dal punto di vista strategico sia militare che commerciale. Qui sotto elenchiamo cosa sia possibile vedere durante una visita guidata alla cittadina.

Le origini di Bassano del Grappa

L’arrivo dalla Valsugana è dominato dalla statua del Generale Giardino, con il volto rivolto verso il fronte che con i suoi soldati difese e molti dei quali riposano ora nell’ossario di Cima Grappa. Il nome della cittadina deriverebbe da “Fondus Bassianus”, che in epoca romana identificavano dei terreni dati ad una famiglia di nome BassianusIl primo documento di un borgo risalirebbe al XII sec., prima vi sarebbero stati solo delle residenze sparse sul territorio. Il primo insediamento è stato individuato sul colle di Santa Maria, ove fu costruita una prima Pieve, a cui ha fato seguito la creazione di un primo borgo murato dal quale si svilupperà poi una prima cinta muraria ad includere anche l’abitato. Lo stemma di Bassano porta il ricordo di questa pieve

Villa Angarano 

Dal Viale dei Martiri in lontananza si scorge Villa Angarano progettata da Palladio e successivamente rimaneggiata. Palladio la disegnò per il cavaliere Giacomo Angarano al quale era legato da profonda amicizia tanto da dedicargli i primi due libri del suo trattato. Il corpo centrale venne trasformato fra la fine del Seicento ed inizi del Settecento. Alcuni documenti dimostrano comunque che ancor prima di tali interventi non ci fosse già più traccia della primitiva fabbrica. Palladio aveva previsto una facciata a due piani, ritmata da quattro semicolonne giganti e coronata da un frontone ornato di statue. Nel piano superiore al centro aveva aperto una serliana. La villa veniva indicata come il raggiungimento della maturità dell’artista nell’elaborazione del nuovo tipo di residenza signorile di campagna, capace di rispondere alla nuove esigenze dell’aristocrazia, vale a dire l'autocelebrazione e il controllo delle rendite fondiarie. Del Palladio restano le due barchesse con colonnato di ordine tuscanico e riferibili al 1548, nei fianchi del cortile vi sono cantine, granai, la stalla e la colombara.

Il ponte di Bassano e il fiume Brenta 

Un altro monumento di Bassano da visitare è sicuramente il Ponte sotto la pieve di santa Maria, punto più stretto del fiume che permetteva il guado fra est-ovest. Nel 1200 troviamo le prime citazione del ponte ligneo coperto quasi in concomitanza con la nascita del borgo sul punto più alto e più stretto. Lungo il corso d’acqua erano posti i molini, le concerie ed i canali per irrigazione. Il fiume con la sua corrente, unitamente alla presenza delle argille bianche, ha permesso lo sviluppo dell’industria della ceramica fra Bassano e Nove, importante motore economico. Il ponte (che da allora in poi fu sempre realizzato in legno, solo una volta in pietra nel 1525) durò solo due anni essendo stato poi distrutto da una piena. Solo nel 1569 venne costruito per la prima volta secondo il progetto di Palladio e rimase intatto fino alla fine del Settecento. Il primo progetto, secondo i documenti, era formato da due torri difensive ed ai lati erano posti dei gendarmi che vegliavano su chi transitasse per la riscossione del dazio. Il ponte era importante per tutta la regione ed al suo crollo arrivarono aiuti da ogni parte del territorio vista l’importanza che ricopriva. I partigiani ne distrussero una parte per impedire il passaggio dei soldati tedeschi, ma un bombardamento lo distrusse completamente. Nel 1948 venne ricostruito grazie agli Alpini. 

Museo della ceramica in Palazzo Sturm

Si tratta di un interessantissimo Museo dedicato ad un'alrte locale. All’interno si può trovare un excursus sulla produzione di ceramica: dal Medioevo con la ceramica graffita, fino alle prime decorazioni a ponticello che ricordano l’Oriente. Oltre al blu di facile cottura, compaionin anche il giallo ed il verde. Una magnifica sottofinestra in bianco e blu è esposta nel museo, prodotta a Nove nel 1751. Cosi come interessante è un set di posate con l’impugnatura in ceramica. Con il perfezionamento della seconda cottura a piccolo fuoco, si riescono ad utilizzare altri colori, come il rosa.

Palazzo del Monte a Piazzotto Montevecchio 

Secondo la tradizione qui erano ubicate le case degli Ezzelini, era l’unica piazza compresa nel perimetro delle prime mura cittadine. A Piazza Garibaldi i palazzi sul lato nord ricalcano il perimetro delle vecchie mura cittadine, ora palazzo sede dei Remondini, la famiglia conosciuta per la produzione di stampe, nel 1800 contava più di mille addetti. 

Cosa vedere a Bassano 

Altri aspetti della città che si potranno ammirare durante la visita guidata di Bassano sono:

  • Nell'attigua Piazza Libertà i palazzi sul lato nord ricarlcano il perimetrodelle vecchia mura cittadine, e furono sede della grande fabbrica dei Remondini, la famiglia conosciuta per la produzione di stampe che nel 1800 contava più di mille addetti. 
  • La Loggia del Podestà, nella sede dell'attuale Municipio, con 120 stemmi dei diversi podestà che si sono susseguiti all’amministrazione della cittadina, è uno splendido esempio di loggia affrescata. L’orologio in facciata risale al 1400, ma venne restaurato nel 1580 con meccanismo del Ferracina.
  • La Statua di San Bassiano sul lato nord raffigura il Vescovo Santo Patrono della città che salva dai cacciatori la famosa cerva ed è opera dello scultore Orazio Marinali.
  • La Chiesa di San Giovanni Battista domina imponente la grande piazza cittadina nonostante l'Arch. bassanese G. Miazzi abbia dovuto fare i conti con lo spazio ristretto della preesistente chiesa. 
  • Piazza Garibaldi, la seconda grande piazza cittadina, accoglie il visitatore con la trecentesca Chiesa di San Francesco, interessante esempio di chiesa degli Ordini Mendicanti. Nell'antico convento francescano con l'attiguo chiostro troverete il Museo Civico, vero e proprio scrigno di arte veneta, che accoglie opere di Jacopo da Bassano e Bottega, di Antonio Canova e preziose testimoninanze cittadine. 
  • La Torre Civica, secondo la leggenda costruita in base ad un voto di Ezzelino il Balbo, era l’angolo d’incontro delle mura cittadine, ma non si sa se la torre fosse delle vecchie mura o servisse solo d’avvistamento e quindi risalga al XIV sec. Essa è il simbolo cittadino, tanto da apparire anche nel suo vessillo. 
  • La preziosa Fontana in marmo rosa al centro della piazza fu il primo acquedotto della cittadina.
  • Il Museo della Grappa Poli: in un pregevole edificio storico, l'ABC di quest'arte preziosa e antica con i suoi segreti e possibilità di degustazione. 
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