Andrea Palladio, la vita
Andrea Palladio nasce a Padova nel 1508. La tradizione racconta che fosse figlio di mugnaio, e che quindi fosse nato da una famiglia modesta; i documenti dicono che il padre fosse un monarum, un mugnaio. Oggi sappiamo che il padre era un contabile, quindi non proprio umile. Il cognome era Di Pietro dal nome del padre.
Il nome Palladio gli verrà dato all’età di quasi 30 anni da Giangiorgio Trissino, un nobile vicentino che si accorge delle qualità di Andrea e lo prende sotto la sua protezione. Giangiorgio era uomo molto colto, fu per esempio uno dei primi a sollevare la questione di una lingua italiana unica per tutti i popoli d’Italia. Sarà il Trissino a ribattezzare Andrea di Pietro “Palladio”, dal nome di un protagonista di uno dei poemi scritti dal Trissino, un angelo che si intendeva di architettura. Inoltre è il nome di una statua greca simbolo di Minerva, ma Palladio fu anche uno scrittore latino del quarto secolo. Trissino lo prende sotto la sua protezione, e amplierà il suo orizzonte culturale permettendogli di fare il primo viaggio a Roma, che avrà un’importanza capitale nella formazione dell’architetto. Lo porta a Roma nel 1541 dove vede le cose antiche e contemporanee di Michelangelo. Rientra in città nel ’42 ma non era ancora quel grande architetto che conosciamo.
Grazie ad un notaio vicentino, Marcantonio Thiene, nel 1546 il grande architetto Giulio Romano approda a Vicenza da Mantova per partecipare al concorso per la costruzione delle logge della attuale Basilica Palladiana, che allora era semplicemente il Palazzo della Ragione, simile a quello di Padova. Venne indetto un concorso pubblico per la loro ricostruzione a cui partecipano gli architetti più importanti: Giulio Romano, Sebastiano Serlio, Michele Sanmicheli e il giovane Palladio. Il progetto vincente sarà quello di Andrea, ed inizia così la sua folgorante carriera presso la nobiltà vicentina, che da quel momento gli affiderà sempre più incarichi. Palazzi, ville, edifici pubblici. Ma per capire Palladio dobbiamo vedere i suoi 4 libri di Architettura (dove disegna piante ideali e perfette) e metterle a raffronto con quello che il Palladio ha poi effettivamente realizzato, perché le necessità del contingente a volte limitano l’architetto stesso. Tutto questo può essere scoperto durante una visita guidata di Vicenza accompagnati da una guida turistica autorizzata di Vicenza.