Piazza dei Signori

Un richiamo allo splendore romano

Piazza dei Signori

Piazza dei Signori è il vero salotto di Vicenza e si ispira ai fori romani, circondata come’è da portici su ambo i lati. Sappiamo che quest’area già esisteva nel XII secolo e si chiamava Peronio, una parola che indicava un complesso di piazze e costruzioni medievali situate in questa zona: al di là delle colonne si estende Piazza Biade, dietro la Basilica palladiana si trova piazza Erbe e sul fianco corto della Basilica la minuscola piazzetta Palladio, aggiunta nell’800. Questo era il cuore della città in epoca medievale, una città che si apriva ai traffici e all’economia essendo ai tempi Vicenza un centro commerciale molto attivo. 

Stando su Piazza dei Signori si coglie oggi il suo aspetto veneziano mescolato al classicismo palladiano. Sul un lato sono riconoscibili le colonne del Leone e del Redentore e ad est la gigantesca Basilica Palladiana, ex Palazzo della Ragione. Accanto ad essa svetta la Torre Bissara, mentre sul versante nord si innalza la meravigliosa Loggia del Capitaniato, una delle ultime opere pubbliche di Andrea Palladio, che ricorda le fattezze degli edifici romani. Questo duplice aspetto di venezianità e di classicità colpisce il visitatore che arrivi nella piazza dei Signori, ove ancora oggi, dopo secoli, pulsa il cuore di ogni pubblica o privata attività. Fin dal Medioevo vi si svolgevano le principali attività mercantili e finanziarie e vi si affacciavano gli antichi palazzi comunali. Dopo la dedizione di Vicenza a Venezia nel 1404, vi furono stabilite le sedi del Podestà e del Capitano rappresentanti la Signoria di Venezia, da cui il nome della piazza. Piazza della Signoria, o dei Signori, assieme alle altre piazze collegate, delle Biade ad est, delle Erbe a sud, della Piazzetta Palladio ad ovest, costituisce il più grande spazio libero frequentato dai vicentini e dai turisti, il salotto della città berica

L’antico foro romano era leggermente decentrato, sorgeva dove oggi c’è Palazzo Trissino Baston in corso Palladio (attuale Municipio). Quando nel 49 a.C. Vicenza diventa municipium romano la città si arricchisce a livello architettonico: venne eretta la prima cinta di mura, si costruisce il Teatro Berga, l’acquedotto, due ponti (demoliti nell’800 dall’amministrazione comunale), e quindi in sostanza la città comincia ad acquisire delle caratteristiche tipiche della romanità, anche perché questa era l’idea di Augusto che in questo modo voleva trasmettere un senso di appartenenza alle città facenti parte dell’Impero romano. Palazzo Trissino Baston sorge su una leggera collinetta, era il punto più alto della città dove si intersecavano il cardo e il decumano massimo. Oggi abbiamo ancora due cardi e il decumano massimo, cioè Corso Palladio. I due cardi sono Contrà Porti e Corso Fogazzaro. In epoca medievale il centro si sposta da Palazzo Trissino Baston fino a qui, dove si trovavano delle costruzioni che vengono demolite e sorge il cosiddetto Peronio, l’attuale foro palladiano
CREDIT foto CONSORZIO VICENZA
prenota la tua visita
Torna su