Salò
Grazie a una delle guide turistiche di Salò sarà possibile effettuare una visita guidata a quella che viene definita la capitale bresciana del Garda. Si tratta di una cittadina di vivo interesse urbanistico, architettonico e culturale. La “piccola Atene” gardesana si affaccia su un incantevole golfo e gode di un microclima lacustre particolarmente mite e temperato. Tuttavia Salò è anche conosciuta per la storia che l'ha resa famosa in tutta Italia legata al periodo fascista (Repubblica Sociale Italiana).
La storia di Salò: il grande terremoto
Dopo il terremoto del 1901 la fisionomia urbana della città assunse l’aria signorile di impronta Belle Epoque che ancora si respira passeggiando tra le strade affollate di negozi e sul lungolago animato dal viavai dei turisti. Ancora si distingue bene il primitivo insediamento chiuso nella cerchia delle mura medievali tra le porte della torre dell’Orologio e di San Giovanni. Da quando acquisì il rango di capitale grazie a Regina della Scala, la città ha assunto un aspetto signorile, fatto di nobili palazzi ricchi di ornato, di grandi chiese, di botteghe lussuose, di ville. Molto ha poi contribuito il turismo per far mutare volto alla città. In origine l’economia del paese si basava sulla pesca, sulla coltivazione della vite e dell’ulivo in una terra arida e sassosa, ma qui si era affermata anche la lavorazione del lino, da cui si traeva con grande profitto il refe (un filo molto robusto), talmente rinomato che anche Galileo Galilei in una sua lettera chiedeva di farglielo avere ad una amico per le figlie suore. Il terremoto del 1901 ha dato occasione di mutare radicalmente il volto della città con la costruzione del lungolago, facendo sorgere il pubblico passeggio. Prima c’erano delle case o delle muraglie di difesa dal moto delle onde. Dagli anni ’80 il lungolago si è animato di bar, ristoranti, pizzerie sempre molto affollati. Dopo il sisma è stato completamente ricostruito il Palazzo della Magnifica Patria, edificato agli inizi del Cinquecento per ospitare le residenze degli amministratori veneziani e fornire un’adeguata sede ai loro uffici. Del palazzo antico restano tracce di affreschi con gli stemmi dei rettori veneti sotto la loggia a pianterreno, dove pure è un leone di San Marco, sfregiato dai giacobini del posto, e accanto le antiche misure salodiane. In piazza Zanardelli, nel 1906, è stato inaugurato il monumento allo statista bresciano, che tanto aveva contribuito alla ricostruzione di Salò.
Cosa vedere a Salò
Il bellissimo lungolago conduce sulla suggestiva piazza della Vittoria dominato dal Palazzo della Magnifica Patria di Jacopo Sansovino. Non lontano, sorge il Duomo, ricco di preziose testimonianze d’arte. Il Vittoriale degli Italiani si trova poco lontano da qui a Gardone Riviera. Fu dimora del poeta Gabriele D'Annunzio che, prima di morire, la donò al popolo italiano. Il suo progetto si deve all'architetto Giancarlo Maroni, i lavori di trasformazione dell'abitazione originaria iniziarono nel 1921 e durarono oltre la morte del poeta. A Salò trionfa lo stile liberty, evidente in tanti edifici, tra cui Villa Isabella, ora Hotel Laurin, realizzata da Ulisse Sacchini, l’architetto della stazione centrale di Milano, per la famiglia di commercianti Simonini. La grande chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta è il monumento più insigne non solo di Salò ma dell’intera Riviera. Fu edificata con l’ambizione di promuovere Salò a sede episcopale ed ecco perché viene ancora chiamata impropriamente Duomo. La chiesa fu iniziata nel 1453 e ricorda S. Anastasia a Verona: si pone come transizione fra Gotico e Rinascimento. Fu consacrata nel 1502. Molto importanti anche i luoghi che furono teatro della Repubblica di Salò. A due passi da qui, nel Comune di Gardone Riviera, si trova l'ultima dimora del poeta soldato Gabriele D'Annunzio, il Vittoriale degli Italiani.
Il Vittoriale, monumento nazionale a Gardone Riviera
A proposito del Vittoriale di cui si diceva, nel 1925 venne dichiarato monumento nazionale: occupa un terreno molto vasto di nove ettari in cui si trova un complesso di edifici, piazze, viali e fontane fra cui la casa del poeta detta la Prioria, il Museo della Guerra, il Mausoleo, il MAS che effettuò la Beffa di Buccari, la nave Puglia donatagli dalla Marina italiana ed incastonata sul fianco della collina, un auditorium in cui è custodito l'aeroplano con il quale lo scrittore compì il famoso volo su Vienna. Il teatro all'aperto costruito ispirandosi ai modelli dell'antichità può ospitare 1500 persone ed è stato inaugurato nel 1953 con l'Orchestra del Teatro alla Scala. Da allora ospita nei mesi di luglio e agosto una ricca stagione di spettacoli chiamata il Festival d'Estate. La Fondazione del Vittoriale degli Italiani è aperta al pubblico ed è visitata da 200.000 persone l'anno.