La Madonna del Frassino è la protettrice del lago

Il Santuario mariano più popolare

Santuario Madonna del Frassino


A breve distanza dall'abitato di Peschiera sorge il Santuario della Madonna del Frassino. Trattasi di una costruzione cinquecentesca, oggi dichiarata monumento nazionale, sorta sul luogo di un evento miracoloso. L'11 maggio 1510, un contadino che stava potando le viti scampò al morso di un serpente per l'intervento miracoloso della Madonna, che si sarebbe materializzata fra i rami di un frassino sotto forma di statuetta

L'ARCHITETTURA

L’originaria forma classica a capanna ha ricevuto nel tempo un rivestimento tendenzialmente barocco. L’atrio esterno fu aggiunto nel 1650 e gli affreschi in facciata furono eseguiti da Bernardo e Bernardino Muttoni, padre e figlio, che realizzorono pure gli affreschi nei chiostri raffiguranti la vita di San Francesco in uno e di Sant’Antonio nell’altro. 
La preoccupazione degli artisti che operarono qui nei secoli fu sempre quella di esaltare la figura della Madonna, ma anche la spiritualità francescana. Non a caso internamente vi sono numerosi dipinti di santi francescani, sia nelle tele che negli affreschi. Al centro dell’attenzione resta comunque la Madonna. 
L’arco trionfale esterno contiene i temi principali: immagine Madonna del Frassino, San Francesco, Sant’Antonio, San Bonaventura e San Bernardino da Siena. Tutte figure francescane. Mentre nelle due lunette laterali c’è il racconto della storia della apparizione. 

INTERNO

Internamente si possono ammirare cinque tele del 1500 e sempre cinquecentesco è anche il Crocefisso, a riprova che la devozione fu molto sentita fin da subito. Gli angeli, invece, sono settecenteschi. 
Si segnalano fra l'altro le quattro tele di Paolo Farinati, un pittore che ha lasciato un'impronta forte in città a Verona, essendo l'allievo del Veronese.  
Le prime tre sulla sinistra son del Farinati e la quarta di Zenone da Verona (San Giovanni Battista e San Pietro). Osservare la bellezza della cornice. 
Sulla parete opposta abbiamo una tela seicentesca raffigurante l’Immacolata, con Sant’Antonio, San Valentino, San Quasimodo e San Domenico. 
A seguire l’immagine del sacro cuore, quindi il Crocifisso cinquecentesco, e altri affreschi con santi francescani. 
Interessante è la tela in controfacciata della fine del Seicento con anche i tondi dello stesso periodo ove son stati raffigurati santi francescani. Mentre la tela rappresenta il martirio dei primi 5 frati minori in Marocco. 
Nel presbiterio ci sono quattro affreschi seicenteschi particolarmente belli del Muttoni, raffiguranti santi francescani e legati a miracoli eucaristici: la Mula di Sant’Antonio, Santa Chiara, San Bonaventura che si sente indegno di fare la Comunione, ma un angelo gli porta l’Eucarestia, e il Beato Giovanni Duns Scoto raffigurato nel momento in cui mentre pregava dal tabernacolo è uscita l’immagine di Gesù Bambino e gli ha fatto una carezza. 
Da notare la cassa d’organo in legno, di cui però non sono rimaste le canne interne. L’acustica in chiesa è perfetta perché la chiesa ha misure e proporzioni perfette. I materiali da costruzione sono mattoni e legno, fonoassorbenti. 

CAPPELLA DELLA MADONNA 

È il cuore del Santuario, ove si trova la quarta tela del Farinati, realizzata in previsione di esser collocata qui. L’autore ha raffigurato il Padre Eterno, lo Spirito Santo e il Figlio che portano la corona sul capo della Madonna. Su un lato San Francesco, e dall’altro Sant’Antonio Abate. Ci sono 15 tele del Bertanza attorniate da stucchi seicenteschi  che raffigurano episodi della vita della Madonna. Sempre Bertanza ha realizzato la bella tela raffigurante il San Francesco che riceve il dono delle stimmate. 
L’immagine della Madonna è alta 14 centimetri, perciò molto sottodimensionata, ma la tradizione la vuole come la statua che è apparsa al contadino. È in terracotta, quindi un materiale molto povero, e non se ne conosce né l’origine né la provenienza, si suppen sia stata portata da un soldato francese durante la Guerra di Cambrai.  

Due sono le feste che si celebrano qui:
  • 11 maggio, in cui si ricorda il giorno dell’apparizione
  • Seconda domenica di settembre, in cui si ricorda l’Incoronazione solenne di questa immagine avvenuta nel 1930. La corona sostenuta dagli angeli è la settima copia, visto che è stata rubata diverse volte. In questa occasione la statuetta viene portata in città davanti al porto dove si celebra la santa messa e al termine l'effige viene condotta verso il largo dove avviene la benedizione del lago. 
La piccola immagine è stata collocata in un tronco, che è quello dell’albero di frassino originale su cui apparve. 
prenota la tua visita
Torna su