Visitare il Castello di Malcesine

Comunemente definito Scaligero, il Castello ha origini ben più antiche

Castello Scaligero di Malcesine

Una delle tappe imperdibili di Malcesine è sicuramente il suo castello, che domina il profilo della città lacustre e si erge sopra ad un alto sperone di roccia. Esso costitisce una sosta obbligata durante la visita di questa cittadina storica dal fascino unico. Viene chiamato Castello Scaligero, anche se le sue origini sono molto più antiche e affondano le radici nell'epoca comunale. 

Il Castello Scaligero di Malcesine

Il castello di Malcesine (dichiarato monumento nazionale nel 1902 e oggi sovente utilizzato per il giorno più bello della vita, quello del matrimonio) si presenta minaccioso su uno scosceso promontorio a strapiombo sul lago. Esso si sviluppa tra rivellini e mura merlate, su terrazze a quote crescenti fino al mastio. Fu realizzato in vari periodi storici, e infatti: 
  • gli stemmi sono duecenteschi;
  • l'alta torre è trecentesca;
  • alcuni corpi di fabbrica sono veneziani;
  • mentre altre aggiunte sono austriache ('800).
All'interno una sala ospita il Museo di Storia Naturale del Baldo e del Garda. Nella ex polveriera austriaca è ospitata la Sala di Goethe, dove sono esposti schizzi e materiali autografi del poeta, in visita a Malcesine il 13 settembre 1786 durante il Viaggio in Italia. Il breve soggiorno di Goethe in questi luoghi (si fermò alla locanda Aquila nera, vicina al porto, oggi Hotel S. Marco) è ricordato nei diari per un curioso episodio: mentre eseguiva uno schizzo al castello, il “forestiero” fu scambiato per una spia degli Asburgo e rischiò di essere arrestato dal Podestà veneziano

Origini del Castello 

Le origini del castello sono ancora oscure. Si chiama scaligero, ma di scaligero c’è poco. Il castello di Malcesine ha poco in comune con quelli di Soave, Villafranca, Lazise. Quasi tutto è prescaligero, l’unico elemento scaligero è la dentellatura a sega degli spigoli e il merlo ghibellino sul coronamento delle torri. Esternamente si vede come il castello sia un assemblaggio di elementi fra loro contrastanti, come i merli, talora guelfi e talora ghibellini. Nell'attuale porta d’ingresso non si trovano i segni di un ponte levatoio e mancano i segni del tipico rivellino. Questa porta era indifendibile, perciò si evince che non era quella principale di ingresso, ma si tratta di una porta aperta in breccia, la vera porta si trova da un’altra parte. Chi l’ha aperta quindi? Sopra all’arco d’entrata si nota uno scudo con forma particolare, risalente ai primi anni della famiglia scaligera, quando ancora non si usava lo scudo di forma gotica, ma come in questo caso, a goccia. Questi ed altri segreti scopriremo durante la visita guidata al Castello di Malcesine ... 
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