Visita al Castello di Sirmione

Una vera cartolina, dal mastio se ne osserva la Darsena

Rocca scaligera di Sirmione

Il profilo imponente del Castello di Sirmione, conosciuta anche come la Rocca scaligera, accoglie i visitatori che giungono da ogni dove a Sirmione e li costringe a restare a bocca aperta. Essa accoglie e invita i visitatori a penetrare nel suggestivo centro storico per iniziare la passeggiata fra i negozi che li porterà fino alle Grotte di Catullo. 
 

Posizione strategica del Castello di Sirmione 

La posizione di Sirmione in terra di confine e la sua collocazione strategica sulle rive del Lago di Garda facevano di questo centro un punto importante nello scacchiere difensivo della Signoria scaligera, che decise quindi di costruire qui un Castello con borgo fortificato. I Signori di Verona realizzarono qui una base utile per controllare non solo le acque del lago e il territorio da loro governato, ma anche la rete viaria che collegava Milano con Brescia e Verona passando per Sirmione, lasciandoci quindi qui un raro esempio di fortificazione lacustre, dotata di una darsena fortificata, che rende la Rocca ancora più unica nel panorama dei castelli medievali. 

Descrizione della Rocca Scaligera

La cosiddetta Rocca Scaligera di Sirmione presenta le caratteristiche tipiche del fortilizio con porto fortificato e con una destinazione residenziale molto contenuta. La rocca ha infatti una pianta rettangolare formata da quattro alte cortine murarie con torri a base quadrata agli angoli o lungo le cortine stesse. Si tratta in sostanza di un recinto fortificato con mura di dimensioni e di altezza considerevoli, a cui si aggiunge un’eccezionale attrezzatura: la grande darsena con le banchine di attracco, destinata i navigli militari che vigilavano sul lago (un porto per la flotta in pratica). Internamente trovano posto il mastio usato come alloggio per il castellano e il cassero, ovvero il dormitorio per le milizie. Due sono gli accessi, protetti da rivellino, l’uno verso l’abitato e l’altro verso la campagna, oltre al collegamento con la darsena. L’ingresso che si apriva verso l’interno del borgo era dotato di un ulteriore sistema difensivo: la saracinesca, ovvero una grata di ferro pesante e robusta con spuntoni lungo il profilo inferiore che si incastravano nel pavimento. La Rocca di Sirmione manifesta un tipico schema costruttivo scaligero: l’uso del doppio corso di cotto fra il pietrame della muratura ad intervalli di due metri l’uno dall’altro, e la finitura a dente di sega agli angoli delle torri. 

Le fasi storiche

Il castello scaligero fu realizzato in quattro fasi costruttive, vicine nel tempo, in un arco temporale che va dalla fine del XIII secolo fino alla metà del XIV secolo. In una prima fase il Castello sembra sorgere come piccola rocca contornata dalle acque e dotata di mastio, di dormitorio  e porta fortificata a ovest. In una seconda fase la rocca sarebbe stata dotata di un secondo accesso con ponte levatoio. Nella terza fase il sistema difensivo si complica con l’aggiunta di due recinti, entrambi ai lati del secondo ponte levatoio. La quarta e ultima fase vedrebbe innestarsi sulle torrette del recinto orientale le lunghe murature costituenti la grande darsena con i moli di attracco e le due torrette angolari di forma trapezoidale. La sua ubicazione, all’ingresso del borgo e non sul colle alle spalle, risulta sicuramente la più congeniale ai fini di una concreta azione difensiva. E tra l’altro la rocca utilizza l’acqua del lago come fossato di difesa assumendo così la caratteristica fisionomia di un castello acquatico

Il Borgo fortificato

Il Castello di Sirmione e il borgo fortificato costituivano un complesso unico e interagente. Il Castello aveva funzione di difesa del borgo, di controllo del ponte levatoio, della darsena e del porto e di quanto succedeva per miglia intorno, che non poteva sfuggire alle vedette di guardia sull’alta torre. Il borgo era costituito da piccole case, una grande chiesa, e tutto raccolto all’interno di un perimetro murario di forma all’incirca rettangolare, fortificato con cortine intervallate da torri, di cui rimane soltanto quella presso la parrocchiale; la cerchia comprendeva sul lato occidentale il bacino del porto mercantile. 

La storia del Castello di Sirmione

Il fortilizio sirmionese trovò utilizzazione in epoca veneziana come porto per la flotta veneziana, in periodo francese fu adibito a caserma e deposito di materiali. Con il governo austriaco dopo il congresso di Vienna vi trovarono alloggio le truppe asburgiche. E con l’annessone della Lombardia al regno d’Italia il castello venne affidato al Comune che lo acquista nel 1872, ma i costi di manutenzione erano tali che pochi anni dopo chiede al Demanio dello Stato di rientrarne in possesso. Ritornato nella proprietà statale nel 1917, il Castello ottiene il riconoscimento di importanza monumentale e viene sottoposto a totale restauro dopo il 1919, con l’eliminazione di tutte le trasformazioni apportate dagli Austriaci nel periodo in cui lo avevano usato come caserma, e ridonandogli così la fisionomia originaria. 
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