Verona comunale: il Romanico
Di questo periodo, che va da poco prima del Mille al Trecento, ci sono rimasti diversi monumenti, soprattutto chiese, anche se molti furono distrutti, o assai danneggiati, dal tremendo terremoto del 1117. Tre sono i monumenti di carattere religioso che a giudizio dei più meritano una visita in un ipotetico percorso sul Romanico a Verona.
Tappe per una Verona comunale
Il gioiello più importante in assoluto è però la splendida Basilica di San Zeno, uno dei maggiori esempi europei dell’architettura di quel tempo: il Romanico. Sempre di quest’epoca fanno parte anche il Duomo, per quel che attiene la facciata col doppio protiro, il rivestimento esterno, il chiostro della Capitolare, l’annesso Battistero di San Giovanni in Fonte, con un meraviglioso fonte battesimale ottagonale e la chiesetta di Sant’Elena, famosa perché qui vi tenne un celebre discorso Dante Alighieri. Nel centro storico, l’edificio pubblico più importante di questo periodo è il Palazzo della Ragione, sorto proprio per accogliere il Podestà e le magistrature comunali alla fine del XII secolo. Ma Verona vanta la presenza di una chiesa che esprime un Romanico di respiro europeo: la chiesa di San Lorenzo. È talmente in disparte che quasi non ci si accorge della sua esistenza, ma è unica nel suo genere a Verona e in tutto il Veneto: le torri scalari, i “matronei”, l’alternanza di colonne e pilastri, le cinque absidi unidirezionali derivano da moduli desunti da Modena, Milano, ma anche d’Oltralpe, Sassonia e Normandia.
Per motivi logistici non è possibile vedere tutte e tre le chiese nell’arco di mezza giornata, e sarà quindi opportuno costruire un itinerario ad hoc, in base a tempi ed interessi.
PROPOSTA DI ITINERARIO MEZZA GIORNATA
Basilica di San Zeno e Chiesa di San Lorenzo: due chiese romaniche a confronto.
Se come tutti sanno la Basilica di San Zeno è la più grandiosa chiesa romanica di Verona, in pochi sanno che San Lorenzo è la più “grande” chiesa romanica di Verona. La prima esprime al meglio il lessico tipico veronese con la sua facciata a salienti, l’alternanza del tufo e del cotto, il protiro e il rosone. La seconda ha invece un respiro più europeo, poiché mescola insieme elementi desunti dal romanico d’oltralpe francese o tedesco e da quello lombardo ed emiliano. Una curiosità: vi sono solo due chiese dotate di galleria (o "matronei") come a San Lorenzo in tutto in Veneto; per sapere qual è l’altra oltre a questa potete prenotare questo percorso e scoprirermo assieme le sue sconvolgenti peculiarità architettoniche ed artistiche.
