Porta Nuova
Raro esempio di Porta-Cavaliere
È sì una porta di città, ossia un dispositivo architettonico che permette di controllare il passaggio dall’esterno all’interno delle mura, ma nello stesso tempo è una macchina da combattimento perché a differenza di tutte le altre porte veronesi Porta Nuova è concepita da Sanmicheli e da Francesco Maria della Rovere come Cavaliere d’Artiglieria. Infatti, essa al piano superiore è disposta per la postazione di artiglierie da combattimento, che dovevano battere il terreno frontalmente, verso la campagna, e lateralmente verso i due bastioni.
Aspetto originario
Andrebbe immaginato che la porta si trovava in origine al centro di un elemento murario rettilineo dove ai due lati, a distanza di 250 mt. l’uno dall’altro, c’erano i due bastioni. La porta, collocata in mezzo, con le sue batterie batteva radialmente verso i bastioni e frontalmente verso la strada di accesso alla città. Quindi era un dispositivo di combattimento: Porta Palio è un raro esempio di Porta-Cavaliere. Questa invenzione la si attribuisce a entrambi gli architetti, mentre Porta Palio non sappiamo se fosse un Cavaliere, gli storici ritengono di no perché ha tutt’altro carattere costruttivo. Porta Nuova era dotata di due grandi rampe che salivano per portare le artiglierie sulla copertura, un elemento assente a Porta Palio. Nella porta urbana abbiamo quindi simboli rappresentativi, militari, di combattimento, di utilità fiscale (erano anche punti di controllo fiscale in epoca storica), quindi ci sono più caratteri funzionali che si sovrappongono.
Aspetto concettuale di porta
Il concetto del limite, del superamento della soglia è una comune esperienza giornaliera. Quando si esce di casa si esce da una porta, superiamo una soglia ed entriamo in un’altra condizione spaziale ed esistenziale. La porta si manifesta in tante forme e la porta della città raccoglie molte di queste forme e significati in un unico edificio misterioso ed affascinante.