Brescia Longobarda
È un percorso indirizzato alle scuole secondarie di II grado e si concentra sul glorioso passato longobardo della città, che fu la sede dell’ultimo re dei Longobardi, Desiderio.
Cose da vedere:
- Sezione Longobarda nel Museo di Santa Giulia
- Chiesa di San Salvatore
- Ambone longobardo con pavone
Proprio nel Monastero fondato da Desiderio e la moglie Ansa si trova una sezione che raccoglie le testimonianze legate a questa popolazione giunta da lontano e insediatasi nel nord Italia dopo il crollo dell’Impero romano. Spade, umboni, monili, gioielli, crocette, corredi funerari, monete e addirittura un gallo segnavento proveniente dal campanile di San Faustino Maggiore.
Ma soprattutto, in questo antico monastero benedettino femminile di fondazione longobarda è sopravvissuta in alzato una chiesa del 753, San Salvatore. Entro la costruzione si possono ancora oggi ammirare le colonne in marmo, i capitelli a paniere, le decorazioni, la cripta, un ambone con pavone e la tomba della Regina Ansa.
È proprio grazie alle numerose testimonianze longobarde che nel 2011 Brescia ha ottenuto il titolo Unesco ed è entrata a far parte del percorso Italia Langobardorum che comprende altri luoghi sparsi per la penisola.