Piazza Tebaldo Brusato - Un polmone verde

Piazza ottocentesca abbellita con ippocastani

Piazza Tebaldo Brusato

È uno dei polmoni verdi di Brescia, una rigogliosa piazza alberata con fontana al centro e circondata da palazzi nobiliari. Con le sue panchine invita ad una sosta gelato all’ombra dei suoi centenari ippocastani. 

La piazza fu costruita nel 1173 per ospitare il Mercato Nuovo trasferitosi da piazza del Foro. Nelle sue vicinanze, in seguito a questa destinazione, crebbero molti edifici di commercianti e artigiani. 
Nel Cinquecento vi fu condotta acqua dai Ronchi, concentrata in una vasca d’acqua di cui ancora oggi resta la scala per accedervi. La fontana è un marmo bianco con ampia vasca ottagonale al centro della quale si eleva un secondo bacile circolare sormontato da tre delfini con le code intrecciate.
Dal 1909 la piazza è intitolata a Tebaldo Brusato, nobile bresciano appartenente ad una delle principali famiglie di parte guelfa. Nel 1298, quando la città era dilaniata da lotte di fazione, sostenne l’elezione di Berardo Maggi a Signore di Brescia che però nel 1303 lo fece bandire dalla città con l’accusa di avere appoggiato i nemici Visconti, Signori di Milano. Nel 1311 riuscì a diventare capo della città con la parte guelfa, provocando l’attacco a Brescia da parte di Arrigo VII che lo catturò e giustiziò. Dinanzi all’Imperatore che gli prometteva salva la vita se avesse persuaso i suoi uomini ad arrendersi, egli non solo rifiutò, ma esortò i suoi concittadini a non cedere, scontando questa prova di coraggio con un’atroce morte. Venne infatti avvolto in una belle di bue, legato alla coda di un cavallo e trascinato attorno agli accampamenti, quindi decapitato. Il corpo fatto a pezzi venne issato su pali ed esposto davanti alle mura della città. 
Col trascorrere dei secoli vi si affacciarono importanti residenze di aristocratiche famiglie locali. All’angolo con Via Cattaneo sorge ad esempio Palazzo Cigola Fenaroli, costruito nel corso del Cinquecento, forse su progetto di Ludovico Beretta, e successivamente ampliato nel Settecento. Il prospetto su via Cattaneo mostra un interessante cornicione, con nudi femminili a mo’ di doccia di gronda, e il portale con due possenti telamoni che sostengono il balcone di marmo scolpito a traforo. La facciata su Piazza Tebaldo Brusato è invece seicentesca, sebbene realizzata a imitazione del prospetto rinascimentale a sud. 
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