Piazzetta Labus e la Basilica Romana

Un angolo di giustizia romana

Piazzetta Labus

Piazzetta Labus offre una delle più interessanti testimonianze dell’antica Brixia: la Basilica romana, incredibilmente sopravvissuta in alzato fino ad oggi. Il suo prospetto, inglobato in un palazzo seicentesco, sarà possibile ammirarlo durante la passeggiata del centro storico di Brescia. 

Fino ai primi anni del Novecento essa era nota come piazzetta del beveratore, per la presenza della fontana alla parate nord est che serviva da abbeveratoio agli animali. Dal 1909 intitolata all’archeologo Giovanni Labus che condusse gli scavi archeologici su Piazza del Foro. Da rimarcare che l’edificio di Piazza Labus è una Basilica e non una Curia, come si diceva in un primo tempo. Era quindi il palazzo di giustizia degli antichi bresciani. La Curia era la sede del Senato a Roma ed era presente in tutte le città che hanno il titolo di Colonia, poiché ogni colonia romana è una piccola Roma, cioè una città di cittadini romani di pieno diritto che riproduce in maniera fedele tutte le istituzioni politiche e religiose della madre patria (cioè Roma). Di conseguenza in tutte le colonie c’era una Curia, che era solitamente di solito un edificio rettangolare con gradini su tre lati dove si sistemavano i cittadini più eminenti (selezionati per censo) per il Senato locale, cioè il collegio dei decurioni. Quindi la Curia era la sede delle decisioni politiche ed era un edificio molto piccolo e soprattutto chiuso perché destinato alla discussione politica. 

Al contrario la Basilica di Brescia è un edificio ampio e aperto all’esterno da porte, finestre e quant’altro poiché quando si tenevano i processi tutto ciò che si svolgeva all’interno era di dominio pubblico e tutti potevano vedere e dovevano sapere. Perciò l’edificio di Piazzetta Labus ha troppe aperture per essere una Curia ed ha dimensioni notevoli e quindi certamente si trattava una Basilica (48 metri di lunghezza e oltre 19 metri di profondità). Si presenta come una struttura rettangolare ad aula unica con pavimento in opus sectile di lastre marmoree bianche e grigio azzurre. Non vi è un muro continuo, ma una serie di pilastri raccordati da dei piccoli tramezzi perché all’interno di ogni spazio tra un pilastro e l’altro c’è una porta o una finestra. Quindi di fatto tutta la parete è aperta verso l’esterno. Addossata alla basilica c’era una doppia struttura a portico. Oggi in piazza Labus si vede una parte dei pilastri e dei muri che costituivano la facciata della Basilica. E si riconosce anche il pavimento del portico esterno. 
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