Il Rinascimento a Brescia - Visite guidate

Milano e Venezia trovano qui una sintesi

Brescia Rinascimentale

Il Rinascimento a Brescia trova la sua massima espressione sia in ambito civile che religioso, sia in pittura che in architettura. È un percorso adatto per le secondarie di II grado e può svolgersi in diversi modo, a seconda degli interessi. Ecco alcuni suggerimenti. 

Cose da vedere: 

  • Coro delle monache nel Museo di Santa Giulia 
  • Chiesa Santissimo Corpo di Cristo 
  • Piazza della Loggia 
  • Pinacoteca Tosio Martinengo 

Il Rinascimento a Brescia lo si trova presente un po’ ovunque. Nel Museo di santa Giulia ad esempio, il Coro delle Monache con gli affreschi del Ferramola sono una summa della Rinascenza bresciana, sempre qui si trova anche il meraviglioso Mausoleo Martinengo, con decorazioni ad intarsio di chiara matrice mantegnesca. 
Fuori dal museo però vi sono altre preziose testimonianze, dalla chiesa del Santissimo Corpo di Cristo nella sede dei missionari Saveriani. Dietro ad una facciata semplice ingentilita con un portale in marmo riccamente decorato con candelabri e girali si nasconde un interno interamente affrescato. Le pitture più pregevoli risalgono al 1490 e si trovano ai lati del presbiterio . 
In San Giovanni Evangelista c’è la cappella del Santissimo Sacramento, che conserva uno dei più importanti cicli di pittura del Rinascimento bresciano dove si confrontano i due maggiori pittori del primo Cinquecento bresciano, Moretto e Romanino. 
Nella chiesa dei SS. Nazaro e Celso si nasconde il Polittico Averoldi del Tiziano, che trasmette un senso potente delle cose e dei corpi. 
Simbolo della Rinascenza bresciana è comunque la stupefacente Piazza della Loggia, circondata dai Monti di Pietà, dagli archi, la torre dell’orologio e il Palazzo della Loggia. 
Insieme a questa piazza un altro gioiello di architettura rinascimentale bresciana è la facciata di Santa Maria dei Miracoli
Infine, non possiamo non nominare la meravigliosa pinacoteca Tosio Martinengo, un vero e proprio scrigno di opere pittoriche di scuola bresciana, che vedono come protagonisti Vincenzo Foppa, Moretto, Romanino e Girolamo Savoldo. 
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