Visita guidata al museo di Santa Giulia e Brescia Romana

Le prime sale del Museo di Santa Giulia ospitano la sezione romana e le meravigliose Domus dell'Ortaglia

Museo di Santa Giulia, sezione romana

All'interno di un percorso a giornata intera, Il Museo di Santa Giulia di Brescia deve essere incluso nella visita guidata della città. 
Di seguito qualche indicazione sul museo con alcune pillole su quanto è possibile ammirare nel Museo.

La sezione romana 

Oggetti in esposizione 
Tra le tante suppellettili, nelle sale sotterranee del Museo di santa Giulia sono esposti dei cippi miliari, significativi non per il loro valore artistico, ma per il loro potere simbolico: la presenza dei cippi miliari lungo le strade romane era dal punto di vista mentale il modo più straordinario per far capire che non c’era altro punto di riferimento se non Roma. Tutto si misurava attraverso Roma e ciò significava automaticamente che chi comandava era Roma. Inoltre si trovano diverse tipologie di anfore, per l’acqua, per il vino e per il trasporto del garum, una sostanza di cui i Romani andavano ghiotti. VIl vntaggio era che nella mistura c’era del pesce e quindi in questo modo un importante alimento per l’uomo come lo iodio veniva ingerito dai Romani anche in posti molto lontani.

Il Tempio Capitolino 

L’odierno Capitolium di Brescia (detto Tempio Capitolino) sorge oggi sopra ad un alto podio, sotto al quale si trovava il Tempio Repubblicano precedente a 4 celle. La quarta cella è stata riaperta al pubblico in occasione dell'Expo 2015 ed è possibile vederla visitando l'Area archeologica. Al Museo di Santa Giulia vengono invece conservati gli affreschi che decoravano le pareti delle altre tre celle, ottimamente conservati grazie alla strato di cera d'api applicato dai Romani. Quando nell'Ottocento si scavò dietro il Capitolium, in una intercapedine naturale tra il colle e le celle, vennero ritrovati un gran numero di materiali bronzei, tra cui la celebre Vittoria Alata, che dal 2020 è stata spostata nel Capitolium su Piazza del Foro. 

La Vittoria Alata (ora al Capitolium)

Si tratta di una scultura romana del III secolo d. C. di grandezza poco più grande del naturale. L’iconografia è quella che si vede anche raffigurata sulla colonna traiana: la Vittoria che schiaccia col piede sinistro l’elmo di Marte e che tiene in mano uno scudo nel quale si specchia. L'osservatore resta incantato di fornte a tanta bellezza: il panneggio fluisce sulle gambe e aderisce al torso in modo del tutto naturale. Oggi la statua, dopo un lungo restauro, si trova nel Tempio Capitolino, dentro all'area archeologica ed è visitabile assieme alla quarta cella e al Teatro Romano. 

Il Foro Romano di Brescia 

Sorge poco distante dal Museo di Santa Giulia ed era delimitato sul lato settentrionale dal Tempio Capitolino, da cui si staccavano due ali, e sul lato meridionale dalla Basilica Romana. Si trattava di un centro commerciale all’aperto circondato dai negozi. Nella Basilica si amministrava la giustizia, nel Tempio si celebrava il culto agli Dei e sotto ai portici il commercio. Accanto al Capitolium si trovano ancora oggi i resti del Teatro Romano, luogo del divertimento ludico o della catarsi. Nelle stanze del Museo di Santa Giulia si trovano delle decorazioni provenienti dall’area del foro e dei rilievi che si trovavano nella parte della scena del teatro (purtroppo caduta). 

Le domus dell'Ortaglia nel Museo di Santa Giulia 

Ma il Museo è diventato famoso dal 2003 per la messa in luce di due Domus romane, quella detta Casa di Dioniso e la Casa delle Fontane. La prima prende il nome dall’emblema di Dioniso e l’altra dal fatto che esistevano nella casa diverse fontane. Brescia era una città ricca d’acqua grazie all’acquedotto costruito in età augustea e quindi le case erano approvvigionate d’acqua. L'elemento più sconvolgente è la perfetta conservazione di pezzi di murature fino ad una certa altezza sopra alle quali restano dei dipinti di altissimo interesse e qualità. Nella Domus di Dioniso, ad esempio, si trovano scene nilotiche con pigmei che sono dello stesso periodo nel quale le stesse scene venivano dipinte a Pompei, questo significa che la diffusione della moda avveniva in tutta Italia nello stesso periodo. 

Per organizzare una visita  guidata al Museo di Santa Giulia potete scrivermi e troveremo l'itinerario più adatto alle vostre esigenze.
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