Il Santuario delle Grazie, la navigazione sul Mincio e Sabbioneta

A pochi chilometri da Mantova si trova il Santuario di Santa Maria delle Grazie, considerato essere un unicum in ambito lombardo, poiché nei secoli si è riempito di originalissimi ex-voto: oggetti, manichini, immagini sacre che raccontano al visitatore storie di guarigioni e di miracoli avvenuti per intercessione della Vergine. Vi si contano 53 statue e inoltre dal soffitto penzola un coccodrillo appeso a una catena. Sul sagrato ogni anno a ferragosto si tiene il raduno internazionale dei Madonnari, i pittori dell’asfalto che con i loro gessi la trasformano in una tavolozza policroma. Questo peculiare luogo di fede si affaccia sul Lago Superiore di Mantova, formato dal fiume Mincio. Da qui è possibile intraprendere un’escursione fluviale alla scoperta della Riserva Naturale delle “Valli del Mincio”, un ambiente palustre di rara bellezza dove a luglio ed agosto spuntano dalle paludi i fiori di Loto. 

Al termine sarà possibile sostare alla nota locanda del posto per degustare i piatti tipici della tradizione mantovana. 

Il pomeriggio sarà dedicato alla scoperta di un gioiello di urbanistica rinascimentale: posta ai confini fra il mantovano, il cremonese e il parmense spunta infatti uno dei simboli delle città murate della Lombardia: SABBIONETA, antica capitale del Ducato di Vespasiano Gonzaga, e considerata essere la città murata ideale del Rinascimento. Dal 2008 è stata inserita assieme a Mantova sulla lista del patrimonio Unesco in quanto esempio di città perfetta dal punto di vista urbanistico. Il primo atto di Vespasiano fu proprio l’erezione di una cinta fortificata e Sabbioneta resta ancora oggi una delle città murate meglio conservate in Italia.