Virgilio, Poeta Mago
Secondo una nota leggenda napoletana, sotto a Castel dell’Ovo di Napoli ci sarebbe un uovo, messo dal poeta latino Virgilio a protezione della città. La leggenda narra infatti che se l’uovo fosse rimasto intatto Napoli sarebbe rimasta al sicuro per sempre. Esistono numerose leggende sul noto poeta virgiliano che narrano di come protesse Napoli da malattie, attacchi ed altre sciagure, compiendo quello che oggi potremmo definire dei veri e propri miracoli. Morì a Brindisi nel 19 a. C., ma amò cos’ tanto Napoli che chiese di essere seppellito proprio là, e così avvenne:
MANTUA ME GENUIT, CALABRIE RAPUERE
TENET NUNC PARTHENOPE;
CECINI PASCUA, RURA, DUCES
Mantova mi generò, la Calabria mi rapì, e ora mi tiene Napoli.
Cantai i pascoli, le campagne, i condottieri.
Questa emozionante frase fu dettata probabilmente dallo stesso Virgilio in punto di morte e incisa sulla sua tomba, situata in uno dei luoghi più misteriosi della città, il Parco Virgiliano. Ma il poeta rimase vivo nella coscienza dei napoletani, venerato come patrono e protettore della città, una sorta di santo pagano. Nell’XI secolo i Normanni attaccarono e misero sotto assedio la città, e allo scopo di compiere un atto dimostrativo, trafugarono le ossa di Virgilio. Dopo qualche tempo però, i napoletani, recuperarono le spoglie di Virgilio, le misero al sicuro dentro a un’urna, e portarono l’urna in segreto nelle fondamenta del Castel dell’Ovo. Il culto di Virgilio cessò solamente quando il Cattolicesimo, non potendo tollerare che la città venerasse un pagano, impose una nuova figura per sostituirlo: San Gennaro.
La tomba di Virgilio si trova a Piedigrotta (ai piedi di una grotta) e porta a Fuorigrotta (sul lato opposto della grotta), e la leggenda narra che il tunnel fosse stato scavato da Virgilio grazie alla magia. La galleria è detta Crypta Neapolitana.
Si narra che Virgilio fosse riuscito a trovare nella mitica tomba del centauro Chirone un cofanetto in cui era conservato un libro speciale, un libro di formule magiche. Questo enigmatico libro diede a Virgilio la conoscenza che gli permise di apprendere le arti divinatorie, la negromanzia, la magia, la scienza e le arti della guarigione. Grazie alla padronanza di queste arti magiche sarebbe addirittura riuscito a costruire quella galleria in una sola notte. Utilizzò comunque questi poteri a fin di bene, aiutando il popolo napoletano, il quale lo ricambiò con un secolare senso di stima e di affetto. Una popolarità universale che proseguì fino al Medioevo, tanto è vero che Dante sceglie lui per essere accompagnato nel suo fantastico viaggio.
Nel Parco Virgiliano a Piedigrotta si trova l’ingresso di un tunnel, una sorta di grotta detta Crypta Neapolitana (Grotta di Posillipo o Grotta di Virgilio), ha un aspetto magico. Fu costruito ai tempi di Augusto, è lungo 711 metri, scavata nel tufo della collina di Posillipo e collegava Napoli a Pozzuoli. Il tunnel è molto particolare ed ancora in uso fino al 1982 è legato ad un evento astronomico.
Il tunnel si illuminava nella sera dell’equinozio di primavera, al tramonto, unico momento in cui i raggi solari del sole penetravano nella grotta e la illuminavano completamente. Il tunnel diventava magicamente luminoso. Ecco perché da sempre e per sempre quel luogo riveste un’aurea di magia. In essa furono vissuti dei culti pagani e misterici, come il culto del Dio Mitra che prevedeva una battaglia tra il sole e la luna. All’interno di questa grotta oscura infatti fu trovato il bassorilievo conservato nel Museo Archeologico. Era il luogo perfetto, un ambiente scuro che veniva illuminato dal sole in giorni particolari. La lotta fra Sole e Luna, fra giorno e notte, fra le tenebre e la luce. Il fatto stesso che a fianco della Crypta Neapolitana ci sia la tomba di Virgilio, considerato il mago della napoletanità, ha fomentato ancora di più questa credenza e il legame della cripta ai riti magici, alla magia, all’esoterismo. Addirittura nella cronaca partenopea si narra che Virgilio in una sola notta avesse scavata la Crypta Neapolitana, è chiaro che questo luogo riveste e rivestirà per sempre quest’aurea di magia.