Castello di Monzambano
Monzambano
Immerso fra le morbide curve delle Colline Moreniche, Monzambano, piccolo paese delle meraviglie, è un Comune dell'Alto Mantovano. Questo territorio, straordinario per le sue bellezze naturalistiche e per la sua storia, vede tre perle vicinissime tra di loro incastonate nei dolci colli morenici: Monzambano, la sua frazione Castellaro Lagusello e Ponti sul Mincio.
Il territorio
Le due località di
Monzambano e
Castellaro Lagusello hanno tanto da offrire dal punto di vista turistico: Monzambano è un paese con due castelli, quello medievale di Monzambano e il borgo recintato di Castellaro. Il tutto immerso in un
territorio che ricorda la Toscana. Il Castello di Monzambano sorge
in cima ad un promontorio, ma vicinissimo al fiume Mincio, che ne garantiva la sopravvivenza. Mentre la frazione di Castellaro Lagusello sorge sui bordi di un laghetto inframorenico a forma di cuore.
È un territorio bello da scoprire e da vivere; in particolare Castellaro ha ricevuto dei riconoscimenti importanti; fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia ed è bandiera arancione del Touring. Castellaro ha tre titoli importanti: è annoverato come uno dei Borghi più belli d'Italia, ha Bandiera Arancione e recentemente è diventato anche sito UNESCO.
Piazzetta delle Arti e dei Mestieri
È il salotto buono di Monzambano, un luogo recentemente riqualificato che si affaccia direttamente sulla valle del Mincio. La piazzetta era un tempo sede di laboratori artigiani, da cui deriva il nome, e affacciandosi sulla Valle del Mincio collega idealmente il Castello col fiume Mincio. Da Piazza delle Arti si può dominare la Valle del Mincio lungo la quale corre la ciclabile Mantova Peschiera che collega Lago di Garda coi laghi di Mantova.
Il Castello Scaligero
Esso costituisce il nucleo più antico del borgo. Le sue origini sono incerte, le prime notizie sono del XII secolo, il castello attuale risale al XIII secolo e subì diverse trasformazioni in epoche successive. Storicamente Monzambano fin dalle origini del castello è sempre stato legato alla Signoria degli Scaligeri di Verona. Nel Quattrocento passa sotto il dominio veneziano per diventare mantovano completamente solo dal 1978, quando anche la Diocesi è stata trasferita da Verona a Mantova nell'ambito della riorganizzazione delle diocesi. Il castello non ha una storia documentata ma una storia letta sulla pietra, sui sassi e su quello che è la tradizione. Dalle indagini realizzate sui materiali e su quello che è stato trovato il castello risale al XII secolo, realizzato così come lo vediamo oggi dagli Scaligeri, però è nato sui resti di un'antica recinzione fortificata risalente a prima del Mille. La parte bassa è ancora quella scaligera, mentre la parte merlata e la chiusura interna delle torri è un intervento veneziano del XV secolo. Con la perdita della sua funzione bellica, Venezia mette all’asta il castello che fu quindi lasciato andare in abbandono. Di esso se ne sono riappropriate le famiglie private che hanno occupato lo spazio interno ed esterno.
La Chiesa Parrocchiale di San Michele
La costruzione risale alla seconda metà del Settecento. La chiesa attuale è a navata unica con sei altari laterali ed è decorata ed arredata con uno stile prettamente tardo barocco, caratterizzato dalla leggerezza e dalla allegria delle forme. Di particolare pregio all'interno della chiesa vi sono i sei altari laterali, ma soprattutto l’altare maggiore, opera della famiglia fiorentina dei Corbarelli. Tutti gli altari all'interno della chiesa si caratterizzano per la preziosità dei materiali in quanto sono tutti realizzati con tarsie marmoree, unendo cioè piccoli frammenti di marmo come fosse una sorta di mosaico colorato. Sulla volta si trovano 3 medaglioni affrescati, ma la vera particolarità che caratterizza all'interno dell'alto mantovano la nostra chiesa è la presenza di sette statue raffiguranti i sette doni dello Spirito Santo. Sono probabilmente opera dello scultore e stuccatore Stefano Salterio, originario del Lago di Como.
Folklore
Diverse sono le manifestazioni: nell’ultima settimana di febbraio si tiene l’antica Fiera di Santa Margherita, in primavera la Festa dei Fiori, il 24 agosto è il turno della Festa di San Bartolomeo. A questo si aggiungono i Buskers a Castellaro, e a Monzambano viene allestita la grandiosa Festa dell'Uva nella terza domenica di settembre. In quell'occsione si tiene la rievocazione storica nel Castello, un evento popolano che ripropone la vita del Trecento. Quattrocento figuranti che sfilano dall’antico maniero fino alle porte del paese.